L’immagine da trasferire, realizzata con speciali inchiostri sublimatici, viene impressa su una pellicola di tipo particolare, specifica per quest’impiego.

Con il passaggio in forni ad alte temperature, gli inchiostri, per effetto del calore, sublimano ossia si trasformano in gas. Al contempo, sempre per effetto delle temperature raggiunte, lo stato fisico della materia che costituisce l’oggetto su cui stampare, subisce  variazioni tali che la superficie diventa ricettiva. L’inchiostro penetra nei “pori” e si fissa indelebilmente sull’oggetto, senza alcun rilievo superficiale.

Proprio qui risiede il primo importante vantaggio della tecnica: la stampa in sublimazione non è percepibile al tatto dato che le tinte si integrano con la struttura stessa del materiale.

Un secondo importante plus riguarda i costi, non i più contenuti, ma corretti se raffrontati all’eccellente risultato: le immagini possono sfoggiare una qualità quasi fotografica, a un colore o in quadricromia, a un prezzo intelligente.

Gli elementi personalizzati stampati risultano vividi e uniformi, stabili: nel tempo l’effetto non “sbiadisce”. Negli oggetti in plastica il calore penetra letteralmente all’interno del materiale e può resistere efficacemente a uso, usura e condizioni esterne. Non ci sono, nei fatti, limiti di colori utilizzabili.

Infine, la sublimazione 3D permette un’elevata flessibilità in fase di produzione, poiché non servono impianti stampa né cliché. Si possono così stampare pochi oggetti come migliaia di pezzi e ciascuno di essi può essere stampato diversamente da un altro della stessa serie.